Strumenti per farcela - Ep. 5

You dream. You plan. You reach. Sogna. Pianifica. Raggiungi. Ci saranno ostacoli, Ci sarà chi non crede in te. Ci saranno errori. Ma con il duro lavoro, la convinzione, la sicurezza e la fiducia in te stesso, non ci sono limiti. Perseveranza, determinazione, impegno e coraggio.

Scriveva così nel 2009 nel suo libro No Limits (Volere è vincere) Michael Phelps, il nuotatore più forte al mondo, con le sue 28 medaglie olimpiche.

Perché ti dico questo? Perché per fare quello che è diventato il mio mestiere, e quindi per realizzare il mio sogno, con il senno di poi posso dire di aver applicato, senza esserne conscia, quello che diceva Michael. Detta così sembra semplice. Ma come abbiamo visto insieme ci sono stati molti ostacoli da superare e la convinzione, la sicurezza e la fiducia in me stessa, non sono sempre state mie alleate. Anzi, a volte remavano proprio contro. Tutte quelle vocette fastidiose “E se poi…” “Non ci riesci!” “Non sei capace!” “Lascia perdere” …Ti suonano familiari?

Condivido con te queste riflessioni perché spero ti possano dare un punto di vista diverso. Magari ti trovi nella mia stessa situazione di qualche anno fa, oppure vuoi cambiare qualcosa nella tua vita, ma non trovi la motivazione oppure le hai già tentate tutte e pensi che non ci sia più speranza.

Allora vorrei provare a raccontarti quali sono stati gli strumenti che nel tempo ho acquisito e quali strategie ho agito. Chissà che tu possa trovare, come diceva Baglioni, Un gancio in mezzo al cielo che ti ispiri. Ma prima…sigla!

Ciao sono Alessandra Eleonori, sono una doppiatrice e speaker e ti do il benvenuto in “Voglio quindi posso”, un podcast dove condividerò con te le esperienze che ho vissuto e le lezioni che ho imparato quando ho deciso che era giunto il momento di cambiare vita, perché spero che ascoltandole tu possa trovare un punto di vista diverso che, forse, non avevi ancora considerato. Perché… la vita… è magia!

Iniziamo da un atteggiamento che mi ha accompagnato sempre:… la perseveranza. Non solo per quanto riguardava lo studio (come ti raccontavo qualche episodio fa, mi alzavo molto prima di andare in ufficio e studiavo, a Natale, a Pasqua, al compleanno, sempre…studiavo) , ma anche per l’insistenza con la quale tornavo negli studi di doppiaggio per chiedere di essere ascoltata. Non ho contato quanti no ho ricevuto, ma ti posso assicurare che sono stati tanti: “Ehh per adesso non facciamo provini” “ Ehhhh ma in questi giorni c’è il cliente e non possiamo far assistere” “Ehhhhh richiama domani” “Ehhhh non abbiamo tempo” “EHhhh è un brutto periodo” “Ehhhh che pizza!”.  Ma io, non mollavo. Mi ero costruita un file excel dove avevo riportato i telefoni degli studi, le date nelle quali li avevo contattati o ci ero andata, e le date, come dicono quelli fighi, di follow up e cioè quando dovevo richiamarli, soprattutto quando mi rimbalzavano.

E tu? Hai mai ricevuto dei no per qualcosa alla quale tenevi o per quel sogno che avresti voluto realizzare? E come hai reagito?

Sai una cosa? Per incrementare ancora di più la mia perseveranza e di conseguenza la mia determinazione, quando ero a terra e pensavo che non ce l’avrei fatta, avevo imparato a domandarmi: “In tutta onestà, posso dire di aver tentato tutto, ma proprio tutto per riuscire a farcela?”. E, spesso, la risposta era. No. E quindi pensavo a cos’altro avrei potuto fare e andavo avanti.

Poi, se è vero il detto che, aiutati che il ciel t’aiuta, nel mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare dei mentori. Per spiegare in parole povere cos’è un mentore,… hai presente Yoda di guerre stellari? “Fare o non fare. Non c’è “provare”. In pratica sono persone, reali o fittizie, che possono ispirarti e aiutarti a trovare la tua strada. Dei saggi maestri di vita dai quali apprendere.

I primi mentori che non ringrazierò mai abbastanza sono stati i miei genitori, mio fratello e mia sorella, perché mi hanno tramandato dei valori e mi hanno insegnato ad essere sempre fedele a me stessa e alle cose in cui credo. Poi ci sono gli insegnanti della scuola di doppiaggio e di teatro, qualche professionista che oggi è diventato mio collega, …alcuni sono stati dei veri e propri angeli che mi hanno sostenuto in momenti difficili e, dove possibile, mi hanno aiutato magari chiedendo ad altri colleghi di farmi fare dei provini o dandomi la possibilità di lavorare. Rari, ma ci sono stati. Non farò i nomi di nessuno nello specifico. Chi mi ha aiutato lo sa. Anche perché non vorrei dimenticare qualcuno che, giustamente potrebbe offendersi. Anche A questi aggiungo anche chi, invece, ha tentato di mettermi i bastoni tra le ruote o ha cercato di svantaggiarmi con battutine poco simpatiche o fuori luogo. Sì, perché anche queste personcine mi hanno insegnato qualcosa. Loro non lo sanno, ma qualsiasi sia stata la loro motivazione, non hanno fatto altro che spingermi ancora di più a migliorarmi. Quindi ringrazio anche loro.

Tra i mentori non posso non citare #Tony Robbins e uno dei suoi master trainer italiani, #Claudio Belotti. So che l’argomento è controverso, perché non tutti amano o apprezzano la PNL (programmazione neurolinguistica), ma premetto che non condivido e non parlo di quella PNL usata come strumento di manipolazione. Parlo di quella PNL “sana” che serve a conoscerci meglio e a fornirci gli strumenti per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e a crescere. Durante i seminari che ho fatto con loro, ho imparato a guardare le cose da punti di vista diversi e a trovare una forza incredibile dentro di me. Una sorta di cammino all’interno di me stessa alla ricerca di risorse.

Ho quindi imparato quali fossero i miei talenti. A non cadere nella trappola dei giudizi altrui e che mi portava a non agire per paura di essere giudicata. Ho imparato che la mia testa e le mie emozioni sono importantissime e che una giusta mentalità, in inglese mindset, può fare miracoli, come anche la giusta postura e un respiro corretto. Ma del respiro e della meditazione parleremo più nello specifico nei prissimi episodi ah tra l’altro se non l’hai ancora fatto clicca sulla campanella se mi stai ascoltando da youtube o su segui se hai preferito spreaker così ti arriverà la notifica quando uscirà il prossimo episodio.  

Questi mentori mi hanno anche insegnato come depotenziare tutte quelle convinzioni limitanti che, al posto di aiutarti nel tuo scopo, ti buttano giù e non sono utili. Per esempio ho imparato che la frase sono depressa posso cambiarla con non sono al massimo / che sono arrabbiata posso cambiarla con sono delusa / che sono esausta posso cambiarla con devo ricaricarmi / che sono triste posso cambiarla con sono pensierosa / e ancora quando qualcuno mi chiede come sto, anziché rispondere “bene” se rispondo “magnificamente” mi sento ancora meglio.

Una risorsa molto utile è stata quella di imparare a pianificare il raggiungimento di un obiettivo. E che per far diventare un sogno, realtà, bisogna lavorarci assiduamente. Banalità mi dirai. Sì, ma a me è servito.Ti riassumo brevemente alcuni punti cardine che mi hanno aiutato.

La prima cosa è stata quella di prendere carta e penna e di scrivere una bella lista con gli obiettivi che avrei voluto realizzare in 6 mesi, 1 anno e 3 anni. Mi sono lasciata andare alla fantasia, non mi sono posta limiti. Poi ho iniziato a lavorare sugli obiettivi più vicini nel tempo e cioè quelli a sei mesi. All’inizio ne ho scelto uno, quello più realistico e quello che ritenevo il più “urgente”. Accanto, ho scritto una data specifica entro la quale avrei voluto raggiungerlo. Dopodiché ho stilato delle date intermedie di controllo per verificare a che punto ero lungo il cammino.

Poi ho scritto questi punti: perché voglio raggiungere questo obiettivo? È un mio traguardo o quello di qualcun altro? Se dovessi incontrare me stessa tra 6 mesi, una volta raggiunto l’obiettivo, come starei? Che persona sarei? Sarei felice? Quali abilità ho sviluppato per raggiungerlo? Quali mentori ho interpellato? (che siano film, libri, persone reali oppure no, corsi etc) Quali cose/oggetti ho usato? Quali posti ho frequentato? Quali persone mi hanno aiutata?

Ovviamente non mi sono limitata a fare solo questo, ma volevo darti in linea di massima un’idea del percorso che ho fatto e del tipo di domande che mi sono posta.

Al di là di tutto, la lezione più importante che ho imparato e che voglio condividere con te è che sia che tu riesca a realizzare quello che vorresti, sia che tu ci vada molto vicino, senza raggiungerlo, come scriveva il poeta e drammaturgo T.S. Eliot: È il viaggio, non la meta ciò che conta. E non si tratta di un luogo comune o di “una pezza” per raccontarcela. Lungo il mio viaggio verso la realizzazione del mio sogno, ho imparato molte cose su me stessa e sul mondo intorno a me. A ripensarci adesso ho intrapreso un percorso di crescita non solo professionale, ma soprattutto spirituale. Quindi, di fatto, il mio sogno, sì l’ho realizzato, ma mi rendo conto più che mai che il mio cammino è stato una sorta di risveglio che mi ha cambiata per sempre e mi ha insegnato molto. E poi, al di là di tutto, ho imparato che anche se non potessimo o non dovessimo riuscire adesso, possiamo sempre riprovarci, magari acquisendo ancora più strumenti e ripercorrendo il percorso intrapreso fino al momento in cui ci troviamo e andando a migliorare dove, secondo noi, è necessario metterci più energia e più impegno. L’importante è agire sempre nel momento, nel qui e nell’ora, perché solo così riusciamo a goderci appieno questo splendido viaggio.

Anche per questo episodio siamo arrivati alla nostra rubrica: “Una voce per te”. Questa volta ho scelto un dialogo di un film che è tratto dal meraviglioso romanzo autobiografico di Dan Millman “La via del guerriero di pace”. Il film, altrettanto bellissimo, si chiama La forza del campione (peaceful warrior) e parla proprio del cambiamento interiore, del viaggio e dell’importanza del vivere qui e ora.

Socrate: Tutti dicono cosa fare e cosa è bene per te. Non vogliono che trovi le tue risposte, vogliono che tu creda alle loro.

Dan Millman: Tu vuoi che creda alle tue.

Socrate: No. / Io voglio che tu smetta di raccogliere informazioni dall'esterno e che inizi a trovarle dentro te stesso.

Dan Millman: Fai parte di una specie di setta per caso?

Socrate : La gente teme quello che ha dentro. Ma è l'unico posto in cui troverà tutto quello che serve. Perché non riesci a dormire? Forse perché a notte fonda, quando i rumori si attenuano e sei lì sdraiato nel letto e non c'è nessuno tranne te, allora forse hai un po' paura. Paura perché d'improvviso sembra tutto così... vuoto. La Vera forza è dentro di te. Svegliati! Se sapessi di avere una malattia mortale, se avessi ben poco da vivere, sprecheresti quel poco di tempo prezioso che ti resta? Sii felice ora, senza nessun motivo, o non lo sarai mai.