Sincronicità - Ep 2 I segnali che ti indicano la via. 

Ti è mai capitato di pensare a qualcuno che non vedi da molto tempo, di uscire di casa e di incontrarlo?  O di sognare qualcosa che poi si avvera. O ancora di vedere lo stesso numero o la stessa combinazione di numeri più volte durante una giornata? Magari su una targa di una macchina, oppure sul ticket della posta mentre aspetti il tuo turno, o magari su un orologio.

A me piace pensare che si tratti di sincronicità. Per semplificare il concetto, diciamo che, quando meno te lo aspetti, iniziano a verificarsi delle “situazioni”, che all’apparenza sembrano delle curiose coincidenze, ma se le analizziamo più da vicino sembrano proprio volerti spingere verso quella decisione, quella persona o quell’argomento che tanto ti tormenta o ti fa pensare. Per complicarci la vita, diciamo che si tratta di una simultaneità di un certo stato psichico con uno o più eventi collaterali significanti, in relazione allo stato personale del momento.

Possiamo crederci come no. Potrai pensare che sono solo delle casualità. Possiamo deliberatamente etichettarli come sciocchezze. Ma nella mia di vita hanno giocato un ruolo importante e sono arrivate proprio nel momento in cui, anche se non consciamente, ne avevo più bisogno / indicandomi la strada da percorrere.

Ciao sono Alessandra Eleonori, doppiatrice e speaker e ti do il benvenuto in “Voglio quindi posso”, un podcast dove condividerò con te le esperienze che ho vissuto e le lezioni che ho imparato, quando ho deciso che era giunto il momento di cambiare vita, perché spero che, ascoltandole tu possa trovare un punto di vista diverso, che, forse, non avevi ancora considerato .perché… la vita… è magia!

 … Ti voglio raccontare come alcuni di questi eventi sincronici mi hanno aiutato a capire qual era la mia strada. Da quando sono, diciamo entrata in crisi con il mio lavoro da account, hanno iniziato a verificarsi delle strane #coincidenze.

Premetto che una delle mansioni dell’account è quella di andare a seguire gli #speaker degli spot in studio in modo da dare loro le indicazioni per interpretare correttamente gli script dei copywriter dell’agenzia. Nel mio caso, siccome era una mansione particolarmente divertente, ci andava sempre il mio capo.

Ma un giorno mi disse: “Oggi non posso andare a seguire la registrazione dello spot, quindi vai tu”.

Contentissima vado e in studio e incontro…Francesco Pezzulli, il doppiatore di Leonardo di Caprio. Non mi sembrava vero. Lo sentivo nei film e adesso era lì davanti a me. Quindi cercando di non far trapelare troppo le mie emozioni ci mettiamo a chiacchierare e parliamo proprio di doppiaggio. E una…..

Tempo dopo, sempre il mio capo, che a ben vedere forse devo anche ringraziare per tutte le #coincidenze che ha creato, durante una riunione con un cliente, mi propone per cantare un noto jingle. Sì perché un’altra delle mie passioni è il canto.  E quindi mi ritrovo di nuovo in uno studio di registrazione, ma questa volta per registrare la mia voce…E due..

E siccome non c’è due senza tre, un giorno, mentre parlavo con un cliente al telefono, forse un po’ per fare il brillante o un po’ per “broccolare” mi dice: “Ma lo sa che lei ha proprio una bella voce?”

E tre….

Potrei andare ancora avanti a raccontarti altre #coincidenze che sono capitate in quel periodo.

All’inizio non ci ho dato peso…ma evidentemente c’era qualcosa che mi stava calorosamente indicando la via da seguire.

E tu? Ti sono mai capitati degli eventi così?

Per esempio…. stai guardando un film oppure sei a teatro e gli attori dicono una frase o recitano proprio un monologo sul quel particolare argomento che sono giorni, mesi, anni che ti sta girando in testa.

A me capita spesso con le canzoni. Magari non ci faccio caso o non ci do peso, ma quando mi focalizzo…tutto diventa molto divertente, perché magari la soluzione a un dilemma è lì, a portata di…note….

Non ti capita mai di pensare dove saresti se non avessi fatto una particolare scelta in uno specifico momento della tua vita?  Mi ricordo un vecchio film che si chiamava “Sliding doors” con Gwyneth Paltrow dove, nei panni di Helen, appena licenziata senza una ragione perde la metropolitana per tornare a casa e in quel momento, come per magia, la sua vita si divide in due dimensioni parallele, una in cui, perdendo la metro, non ha mai scoperto il tradimento del compagno e l’altra in cui salendoci scopre che la sua esistenza è costruita su una menzogna. A me succede spesso di pensarci, soprattutto quando per un motivo o per un altro perdo l’autobus, la metro, oppure ritardo la partenza di un viaggio e magari, com’è successo se fossi partita prima sarei stata in coda perché era appena successo un incidente.

Beh il fatto stesso che tu abbia deciso di ascoltare questo podcast, potrebbe essere il tuo “evento sincronico”, non credi? Allora ti suggerisco di cliccare sulla campanella o di seguirmi..magari nel corso delle puntate potrebbero esserci degli argomenti che trovi interessanti in sintonia o in sincronicità con il tuo periodo attuale…chi lo sa?

A volte ho anche pensato all’eventualità di ignorare questi segni, di non pensarci dicendo a me stessa ahhhh sono tutte scempiaggini! Come recitava Scrooge nel cartone della Disney “A Christmas Carol”

Voce della sincronicità che ti presenta il conto per non averla ascoltata: allora per non avermi ascoltata sono 25 giorni di tristezza, 15 di pianto, 30 di ansia, 1 di felicità…beh un po’ pochino eh…4 di disattenzione e 10 di insonnia..il totale fa….. potevi darmi retta..

Sì beh in effetti forse in alcune occasioni avrei dovuto tenere gli occhi ben aperti e le antenne un po’ più dritte per captare cosa stava succedendo. Soprattutto in una particolare occasione queste cogh cogh “coincidenze” sono state così insistenti da mettermi addirittura la pulce nell’orecchio..ma questa è un’altra storia.

E poi la cosa strana è che se ci faccio caso e penso o agisco per quella particolare situazione, non si verificano più. Boh…è una cosa che ancora oggi non mi so spiegare. Non dico che funzionino sempre eh, magari una canzone è solo una canzone però….ho imparato che vale la pena prestare un po’ più di attenzione a questi fenomeni e, quando si presentano a chiedermi quale messaggio contiene. Tra l’altro, spesso mi capita di trovare delle monete per terra. È incredibile, cammino per la strada e penso ai fatti miei e improvvisamente il mio sguardo è catturato da un oggetto che luccica. Sono spesso monetine da 5 o 10 centesimi. Qualche volta addirittura 50! Tu sai per caso cosa potrebbe significare?

Rubrica

Ed eccoci arrivati alla nostra rubrica Una voce per te. Oggi andremo a scomodare un monologo bellissimo sulle coincidenze tratta dal film di David Fincher dal titolo: “il curioso caso di Benjamin Button” con Bradd Pitt

 “A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio... Sia che ciò avvenga per caso, o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo. Una donna, a Parigi, stava uscendo a fare compere. Ma aveva dimenticato il soprabito, e tornò indietro a prenderlo. Mentre era lì, squillò il telefono, e lei rispose e parlò per un paio di minuti. Mentre la donna era al telefono, Daisy stava provando uno spettacolo all'Opera de Paris, e mentre lei provava, la donna, finito di parlare al telefono, era uscita per prendere un taxi. Un tassista, poco prima, aveva scaricato un cliente e si era fermato a prendere un caffè. E intanto Daisy continuava a provare. E questo tassista, che si era fermato per un caffè, prese a bordo la donna che andava a fare compere e che aveva perso l'altro taxi. Il taxi dovette fermarsi per un uomo che stava andando al lavoro in ritardo di cinque minuti, perché si era dimenticato di mettere la sveglia. Mentre quell'uomo in ritardo attraversava la strada, Daisy aveva finito le prove, e si stava facendo la doccia. E mentre Daisy si faceva la doccia, il taxi aspettava la donna che era entrata in una pasticceria a ritirare un pacchetto che, però, non era pronto, perché la commessa si era lasciata col fidanzato la sera prima e se n'era dimenticata. Ritirato il pacchetto, la donna era rientrata nel taxi, che rimase bloccato da un furgone, e intanto Daisy si stava vestendo. Il furgone si spostò, e il taxi poté ripartire, mentre Daisy, ultima a vestirsi, si fermò ad aspettare un'amica alla quale si era rotto un laccio. Mentre il taxi era fermo a un semaforo, Daisy e la sua amica uscirono dal retro del teatro. Se solo una cosa fosse andata diversamente, se quel laccio non si fosse rotto, o se quel furgone si fosse spostato un momento prima, o se quel pacchetto fosse stato pronto perché la commessa non si era lasciata col fidanzato, o quell'uomo avesse messo la sveglia e si fosse alzato cinque minuti prima, o se quel tassista non si fosse fermato a prendere il caffè, o se quella donna si fosse ricordata del soprabito e avesse preso il taxi prima, / Daisy e la sua amica avrebbero attraversato la strada, il taxi sarebbe sfilato via. […] Ma la vita, essendo quella che è, aveva creato una serie di circostanze incrociate e incontrollabili. Per cui quel taxi non sfilò via, e quel tassista si distrasse un momento. E così, quel taxi investì Daisy, e la sua gamba fu spezzata.” (Benjamin Button)